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Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare
Un testo duro, dove la realtà viene descritta con tinte realiste e dove non c'è possibilità di scampo alla verità che ci lascia interdetti e rassegnati di fronte al suo essere ben diversa da quella che ci attenderemmo o vorremmo che fosse. Solo il desiderio di rivedere la sua amata Leonora sostiene la fatica del Tasso, rinnova la sua anima, gli fa ... (continua)
Pubblicato il 14 Marzo 2016 in Leopardiana – Nessun commento
C'è un senso di rassegnazione ma senza disperazione; c'è un'atmosfera silenziosa ma non cupa, un senso di liberazione anche se non fino in fondo; c'è il silenzio della morte che avvolge ogni cosa come destino naturale dell'essere. La morte, la sola realtà eterna nel mondo (quasi un ossimoro visto che nulla è eterno nel mondo), la morte che ... (continua)
Pubblicato il 18 Dicembre 2013 in Leopardiana – Nessun commento
È un dialogo serrato, dove il proposito di Porfirio di uccidersi si pone quale esito ultimo di una incontrovertibile certezza circa l'infelicità necessaria, ultima e insuperabile della vita, che spinge a preferire il non essere all'essere, il non vivere al vivere. La cosa interessante è che proprio mentre Plotino tenta in tutti i modi di ricondurre Porfirio alla ... (continua)
Pubblicato il 23 Novembre 2011 in Leopardiana – Nessun commento
"Io aveva fitta in capo questa pazzia, che la vita umana fosse infelice, anzi infelicissima"
Il dialogo di Tristano con un amico si riassume già nel nome del protagonista, quel Tristano che lungi dal rimandare al personaggio della storia medievale indica come significato la tristezza, la tristezza che accompagna la constatazione di quell'idea fissa e vera, oltre la quale ... (continua)
Pubblicato il 9 Maggio 2011 in Leopardiana – 1 commento
All'approssimarsi di un nuovo anno, mentre ci si volge istintivamente indietro per constatare come il tempo sia passato di gran lena e il caso ci ha trattati tutti male, si guarda anche al futuro senza rimpianti per il passato ma con speranza, la speranza che "principierà la vita felice", perché la vita, come tutti sanno, è bella, e quella che abbiamo vissuta ... (continua)
Pubblicato il 5 Dicembre 2010 in Leopardiana – Nessun commento
Rinasce il giorno e, ahimè, si torna a vivere, si deve abbandonare quel mondo fatto di cose false, si torna a fare i conti con la realtà, cioè si torna a riprendere la soma (il peso) della vita. Quante volte abbiamo fatto l'esperienza di come sia piacevole il dormire. Quando non la vita si fa pesante (perché la vita è sempre pesante!), ma il peso della vita ... (continua)
Pubblicato il 27 Settembre 2010 in Leopardiana – Nessun commento
"Per tanto rimango privo di ogni speranza"
Con il Dialogo della natura e di un islandese siamo dinanzi ad una delle operette tra le più famose di Leopardi, di quelle poste nella categoria della critica spietata alla natura, tramontata la parentesi della considerazione positiva verso la natura (la natura benigna). Il dialogo colpisce ed atterrisce non solo e non tanto per l'intensità della denuncia, la percezione ... (continua)
Pubblicato il 19 Febbraio 2010 in Leopardiana – Nessun commento
"Dico che l'uomo non desidera e non ama se non la felicita' propria"
Due visioni della vita e dell'uomo si fronteggiano nel Dialogo di un fisico e di un metafisico; quella del fisico, che è la più grossolana e legata al sentire comune, e quella del metafisico il quale, invece, conosce meglio e più a fondo ciò che sta oltre quello che si percepisce nell'immediato. Da un lato il fisico che sente di essere destinato alla ... (continua)
Pubblicato il 16 Gennaio 2010 in Leopardiana – Nessun commento
Dialogo di Malambruno e di Farfarello
Tormentato dall'infelicità, che è quanto meno corrisponde alla natura del desiderio dell'uomo, Malambruno invoca l'aiuto degli inferi per riuscire in quello in cui lui, pur volendo, non può riuscire: la soddisfazione della domanda, cioè l'accadere della felicità, fosse anche per un istante solo: "fammi felice per un momento di ... (continua)
Pubblicato il 22 Ottobre 2009 in Leopardiana – 3 commenti
Dialogo di un folletto e di uno gnomo
«Voglio inferire che gli uomini sono tutti morti e la razza è perduta». Quello che sulla bocca di Atlante nel dialogo con Ercole era un sospetto, che il mondo (e gli uomini in esso) fosse davvero morto poiché era cessato ogni movimento e rumore, è ora distaccata constatazione sulla bocca del folletto. La tregua che quei furfanti degli uomini hanno concesso agli ... (continua)
Pubblicato il 18 Ottobre 2008 in Leopardiana – 2 commenti
Dialogo della natura e di un'anima
Una grande amarezza domina in queste pagine e si accompagna ad un clima sconsolato e disperato che attraversa il breve e denso-intenso dialogo fra madre e figlia, tra l’origine e l’originato, tra l’essere e l’ente. Nulla dischiude non già la realtà ma la stessa possibilità della luce, tutto è terribilmente chiuso e cupo, ... (continua)
Pubblicato il 6 Giugno 2008 in Leopardiana – 1 commento