Sito personale di Antonio Sabetta

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Il Cantico del gallo silvestre ovvero la soma della vita tra l'illusione dell'inizio e il "trovarsi fallito" dinanzi al non senso di tutto

Rinasce il giorno e, ahimè, si torna a vivere, si deve abbandonare quel mondo fatto di cose false, si torna a fare i conti con la realtà, cioè si torna a riprendere la soma (il peso) della vita. Quante volte abbiamo fatto l'esperienza di come sia piacevole il dormire. Quando non la vita si fa pesante (perché la vita è sempre pesante!), ma il peso della vita ... (continua)

Pubblicato il 27 Settembre 2010 in LeopardianaNessun commento

Finalmente il silenzio

Finalmente il silenzio.

Mi sorprendo nel riconoscerlo

dopo tanto farneticante rumore.

Il frastuono della vita svuotata

riempie vanamente il tempo,

assorda il cuore col suo disordine.

Travolto dall'insignificanza del vivere inadeguato

scorgo sfuocati barlumi di autenticità

mentre la corrente vorticosamente trascina,

rendendo ... (continua)

Pubblicato il 21 Settembre 2010 in Bagattelle LetterarieNessun commento

L'irreversibilita' della liberta'

Chissà quante volte ci siamo soffermati a pensare alla libertà, sicuramente meno delle volte in cui abbiamo usato questa parola quasi magica, una di quelle che più ci definisce come moderni e occidentali, che ci richiama diritti e lotte, di cui siamo gelosi e a cui teniamo parossisticamente, di cui andiamo fieri perché ci è data ma un po' ce la ... (continua)

Pubblicato il 20 Giugno 2010 in VariNessun commento

"Per tanto rimango privo di ogni speranza"

Con il Dialogo della natura e di un islandese siamo dinanzi ad una delle operette tra le più famose di Leopardi, di quelle poste nella categoria della critica spietata alla natura, tramontata la parentesi della considerazione positiva verso la natura (la natura benigna). Il dialogo colpisce ed atterrisce non solo e non tanto per l'intensità della denuncia, la percezione ... (continua)

Pubblicato il 19 Febbraio 2010 in LeopardianaNessun commento

Il disagio di volare

Sono trascorsi quasi quindici anni da quando ho iniziato ad utilizzare gli aerei come mezzo di trasporto; da allora ho volato tante volte sia per tratte brevi all'interno dell'Italia (Trieste, Milano, Palermo) sia per tratte continentali (i miei viaggi in Irlanda o le tappe a Londra o la capatina a Stoccarda e lo scalo a Ginevra) sia finanche trasvolando l'atlantico quando sono stato ... (continua)

Pubblicato il 13 Febbraio 2010 in VariNessun commento