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Il miracolo della paternita'

Per me che ho sempre considerato e vissuto come essenziale nella mia vita la figura materna, è stato oltremodo difficile capire a che cosa servissero davvero i padri biologici nella vita. Anch’io ne ho uno, una persona normale con le sue virtù e i suoi difetti, che nonostante l’età non giovane continua a lavorare sempre, che nella vita si è prodigato senza farmi mancare nulla ma che nelle cose che contano (scelte, consigli, decisioni, risultati, bisogni, momenti difficili) non ha mai contato nulla. Essendo stata questa la mia esperienza ho sempre pensato che fosse per tutti così. Mi sono dovuto ricredere quando ho constatato che c’erano situazioni ben diverse. Cito tre episodi. Una volta, ero appena prete e un genitore era morto in un incidente in bicicletta; uno dei figli rivolgendosi alla madre disse: “non potevi morire tu al posto di papà?”; una seconda volta un ragazzo mi disse: “mi dispiace tanto non poter vedere spesso papà che esce di casa al mattino e torna la sera mentre altri papà tornano a pranzo a casa”. E infine ad un mio amico, dinanzi al disagio di certe parole e giudizi che provenivano da suo padre, dissi: “fregatene!” e lui mi rispose: “ma è mio padre!”. Negli anni ho capito che non tutti i padri sono esseri biologicamente necessari ma essenzialmente inutili e che a volte per le persone contano parecchio. Ad essere sincero, al di là dell’affetto grande per i miei genitori e soprattutto per mia madre, essi non hanno avuto un ruolo significativo nella mia vita; quello che ho imparato non viene da loro e se non avessi avuto la compagnia di amici non so cosa sarei riuscito ad essere e a fare. Se penso a mio fratello al quale è mancata tale compagnia mi rendo conto quanto sono stato fortunato. Ma, appunto, l’idea della paternità, che a me spesso non dice nulla, in realtà a molti significa e si identifica con il proprio padre biologico che è stato o è ancora una guida, un riferimento, un ideale a cui ispirarsi, qualcuno a volte (o spesso) da imitare e il cui consiglio è quasi sacro. Ho visto che ci sono padri premurosi verso i bambini, che condividono la fatica del far crescere i figli e che uno vorrebbe avere per se. E questo per me è come un miracolo; ma ci sono anche padri che biologicamente non hanno nulla a che fare ma tali sono o sono stati. E non mi riferisco al luogo comune dei preti che rivendicano paternità spirituali (mi fanno ridere queste cose!) ma alla mia esperienza in cui padri sono stati gli amici che ho incontrati: più grandi di me (o come me) che mi hanno aiutato a crescere e ad essere un “adulto”, un uomo insomma. Un padre biologico è istintivamente mosso a fare certe cose, ma un padre, che biologico non è, è un miracolo ancora più grande.

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